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Lavorare da remoto - telelavoro - La soluzione non e' il cloud |
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Daresti le chiavi di casa a uno sconosciuto? |
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Lo smartworking e' diventato drammaticamente di attualita' di questi tempi. Vediamo allora di fare un po' di chiarezza
e capire bene cosa e come attuare il lavoro da remoto.
e. tel. gia' dai primi anni 2000 ha messo a punto un sistema molto avanzato per poter lavorare anche senza andare in ufficio, da ogni luogo.
Con lo sviluppo di internet e la sempre piu' ampia disponibilita' di banda, molte attivita' (in particolare tutte quelle definite di "backoffice")
possono tranquillamente essere svolte anche da casa o da qualsiasi altro luogo ove sia disponibile un collegamento a internet.
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Innanzitutto, definiamo come viene fatto lo smartworking: ci sono due approcci, uno e' depositare i propri dati
presso un server di un terzo e l'altro, accedere ai propri dati per mezzo della propria infrastruttura aziendale
mantenendo i dati in azienda.
Il primo caso, meglio noto con il nome di CLOUD, prevede l'interazione con apparati e sistemi non nostri, su cui i nostri dati
vengono depositati.
L'accesso ci viene garantito a fronte del pagamento di un canone mensile.
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La seconda modalita' che noi chiamiamo "SmartWorking ERRE A" invece lascia i dati dove sono, nella tua azienda ma
li renderli accessibili per mezzo della tua infrastruttura informatica.
Gia' visivamente, guardando le immagini descrittive qui a fianco delle due infrastrutture, si capisce che c'e'
un passaggio in meno e l'accesso non dipende da nessuno.
La sicurezza e' garantita da un collegamento cifrato punto a punto ed i dati restano sempre tuoi, in azienda.
L'accesso viene garantito dal puro e semplice collegamento a internet.
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Semplificando, lo SmartWorking ERRE A "in proprio" รจ come dire "la chiave di casa mia
c'e' l'ho io", mentre il CLOUD equivale a dare le chiavi di casa a degli sconosciuti.
Chiarito l'approccio, ci sono vari aspetti da considerare, fra cui i costi e la sicurezza.
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Partiamo innanzitutto dalla sicurezza, aspetto spesso sottovalutato sia perche' si tende a pensare che quello che facciamo
non e' importante e quindi, non interessa a nessuno, sia perche' si e' portati a credere che e' un problema che non ci
riguarda e non interessa i nostri sistemi.
Salvo poi scoprire che c'e' qualcuno che guadagna a nostra insaputa vendendo le informazioni che ha su di noi e sui
nostri sistemi.
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Il caso del software per videoconferenze gratuito ZOOM (leggi qui) scoppiato in questi giorni ne e' un esempio
lampante, ma e' solo l'ultimo (per ora) di una lunga serie.
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In realta' il problema della sicurezza riguarda tutti ed e' piu' grande di quello che si puo' pensare: infatti, molto
spesso le violazioni della sicurezza dei nostri sistemi informatici non riguarda solo noi, ma va a coinvolgere persone del tutto
ignare di cui noi, a vario titolo deteniamo numeri di telefono, conti correnti bancari, indirizzi ecc.
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Per lavorare da remoto dobbiamo poter accedere a documenti e informazioni che si trovano "in ufficio" dal luogo in cui ci troviamo.
Per fare cio', usiamo internet, ma i dati e le informazioni di cui abbiamo bisogno devono in qualche modo essere rese accessibili.
Ed e' qua che sorgono i primi problemi di sicurezza: internet e' un mezzo pubblico, le nostre informazioni devono essere
accessibili solo a noi o comunque a utenti autorizzati. Devono inoltre essere protette da sguardi indiscreti.
La normativa in materia di privacy prevede anche che ogni accesso debba essere documentato.
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La quasi totalita' dei sistemi di smartworking attualmente offerti fa ricorso alla tecnologia "in cloud", perche' molto redittizia
per chi la offre e facile da attuare: ovvero, tu mi dai i tuoi dati e documenti ed io li metto da qualche parte in internet
e te li rendo accessibili quando ti servono.
Molto spesso le societa' che offrono questi servizi si appoggiano ad altre societa' che a loro volta si appoggiano altre ancora,
e cosi' via, in una sorte di matriosca infinita che fa si che i tuoi dati ed informazioni non si sa neanche dove fisicamente sono
(potrebbero anche essere in Cina o in Russia), non e' chiaro chi effettivamente puo' accedere a queste informazioni
a tua insaputa e, sopratutto, non sono piu' in tuo possesso e sotto il tuo controllo.
L'importante e' che tu paghi, poco o tanto che sia, basta che paghi: se non paghi i tuoi dati spariscono, ma cosa
molto piu' importante e che se, un anello della catena delle varie societa' che gestiscono il cloud non paga il livello sottostante,
anche se tu hai pagato, i tutti dati diventano inaccessibili.
In italiano cloud si traduce in nuvola: e questo in effetti rende bene l'idea.
Che cos'e' una nuvola?
Vapore acqueo, esattamente come i tuoi dati una volta trasferiti sul cloud.
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La vera soluzione per lo smartworking e' quella che mantiene i dati in azienda, sotto stretto controllo e ti da la possibilita'
di accedervi in sicurezza, usando soluzioni tecnologiche come la cifratura del collegamento (come avviene quanto ti
colleghi alla tua banca), ovvero quella che noi chiamiamo "SmartWorking ERRE A".
Le differenze rispetto alle soluzioni basate sul CLOUD, sono notevoli, oltre che per i profili di sicurezza, anche in termini
di costi e a tutto vantaggio dello SmartWorking ERRE A gestito in proprio: la gestione e' diretta senza intermediari,
ho un costo iniziale di impianto che puo' essere anche molto basso, utilizzando hardware gia' presente in azienda e software
opensource a costo zero (pago solo i costi di installazione e messa in servizio, una tantum), i dati sono al
sicuro in azienda, non ho costi di noleggio ne parametrati ai dati trasmessi o ricevuti ne al numero di utenti (passare, per esempio, da
10 a 100 utenti ha un costo pari a ZERO).
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Senza contare poi sul fatto che con le soluzioni di SmartWorking ERRE A:
- posso accedere anche ai servizi di telefonia aziendali con
un normale SmartPhone, anche senza SIM card, con il WiFi;
- ogni utente remoto lavora come se fosse in azienda e
risponde al proprio numero di telefono interno;
- posso accedere alle linee telefoniche aziendali, al fax,
alla posta elettronica aziendale, a ogni stampante in azienda;
- posso accedere al sistema di controllo varchi, rispondendo da
remoto ai citofoni aziendali e monitorando i video di sorveglianza.
Nel caso della nuvola invece, pago un canone mensile variabile da qualche centinaio a svariate migliaia di euro a seconda del numero
di accessi e della quantita' di dati e perdo il controllo sui dati.
Senza contare poi gli aspetti in termini di sicurezza di cui abbiamo gia' detto.
Queste soluzioni, ovvero lo smartworking gestito in azienda, sono quelle che noi offriamo ai nostri clienti fin dai primi anni 2000.
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Noi siamo molto bravi a fare questo:
(ma, ovviamente, le nostre competenze vanno anche oltre ... metteteci alla prova !)
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